Il volto è lo specchio dell’anima, il naso no

nasi-leonardoA parte patologie specifiche oppure esigenze ricostruttive oggettive dovute ad incidenti di varia natura, la presunta bellezza di un naso sta nell’armonia che possiede o meno con gli altri volumi del volto. D’altra parte già le prime civiltà umane consideravano l’amputazione del naso una pena molto efficace per l’evidente deturpazione che imponeva l’umiliazione di non potersi presentare in pubblico: dal che si deduce l’importanza di questa parte del volto per il successo delle relazioni sociali o almeno per il mantenimento del loro equilibrio.

Molto però dipende anche da come ciascuno “vive” il proprio naso: quando si supera la soglia del “semplice difetto” e si entra in quella della “difficoltà di relazionarsi con gli altri”, allora la questione assume una valenza psico-sociologica tale da indurre a cercare dei “correttivi” al profilo del volto per avvicinarlo il più possibile a quello desiderato. La SICPRE, Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica, ha rilevato che nel quello al naso è l’intervento di chirurgia estetica più eseguito e non solo dalle donne, ma anzi, sempre più anche dagli uomini. L’intervento viene perlopiù eseguito in età giovanile, entro i 20 anni, dato che il problema del naso va risolto “subito”.

Va detto però che se l’aspetto non è gradevole, ovvero non coincide con quello dei nostri desideri, la colpa non necessariamente è da attribuirsi al naso. Data l’importanza dell’armonia con gli altri volumi del volto, la sproporzione può dipendere dal mento, ad esempio, sfuggente: in tal caso l’intervento di rinoplastica dovrà essere combinato con quello di mentoplastica, per dar luogo ad interventi di profilo plastica rimodellanti: come vedete le cose si complicano.

Il fatto è che per la sua posizione centrale e per la sua tridimensionalità il naso è in grado di caratterizzare fortemente un volto e l’equilibrio del risultato finale dipende da più fattori come stiamo dicendo, investendo anche la tecnica operatoria da adottare. Un conto è la modifica delle ossa sottostanti gli occhi, un altro conto è la modifica del setto, ovvero della parte cartilaginea e delle ossa interne al naso. Convalescenza e degenza non sono proprio irrilevanti: dopo 2-3 giorni si tolgono i tamponi, entro due settimane scompaiono i lividi, ma il naso deve essere poi “seguito” per un periodo oscillante tra i 6  e 12 mesi.

visogiocondaDunque, prima di decidere per un intervento chirurgico che – inutile nasconderlo, è richiesto più per questioni estetiche che per questioni funzionali – sarà meglio prendere qualche misura e valutare quanto il naso datoci dalla natura disti da un ipotetico naso “perfetto”:

  1. Il naso dovrebbe occupare 1/3 del volto;
  2. La misura di un naso ideale dovrebbe essere uguale a quella della distanza tra gli occhi;
  3. L’angolo fronto-nasale, ovviamente ottuso ovvero superiore ai 90 gradi, non deve però chiudersi troppo per non sembrare “alto”;
  4. L’angolo fronto-labiale, anch’esso ottuso, non deve viceversa essere troppo aperto, facendoci correre il rischio di mettere troppo in mostra le narici.

Com’è andata? Non siate troppo severi. La valutazione deve essere al netto di:

  • gusti personali
  • modelli di personaggi famosi

A questo punto che rimane? L’equilibrio del volto, ovvero i rapporti tra le sue diverse componenti. Dice Cicerone che il volto è lo specchio dell’anima; il volto, appunto, non il naso. E  nel volto non c’è solo il naso… per fortuna o per sfortuna, almeno quello stabiliamolo noi.

 

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