Il ringiovanimento cutaneo attraverso la biorivitalizzazione alle piastrine

Per il ringiovanimento cutaneo, la medicina estetica utilizza il trattamento della Biostimolazione alle Piastrine. Le piastrine favoriscono infatti i processi di riparazione e rigenerazione cellulare.

Recentemente i fattori di crescita piastrini sono stati introdotti anche come terapia di sostegno nel trapianto dei capelli, nella cura della calvizie precoce ( alopecia androgenetica, alopecia areata) e nella cura dei capelli distrofici.

E’ un trattamento di medicina estetica soft e senza bisturi, utilizzato anche in associazione con altre metodiche di medicina estetica, come il laser resurfacing, il fotoringiovanimento con IPL (luce pulsata), la biostimolazione, la tossina botulinica, i fillers. Il trattamento è semplice e indolore: si effettua un prelievo di circa 20 ml. di sangue dalla paziente e lo si fa centrifugare per separare i globuli rossi e bianchi dalla parte liquida dove si trovano le piastrine. Si preleva questa componente liquida e si aggiunge una particolare soluzione che determina la rottura delle piastrine stesse per realizzare la liberazione dei granuli in esse contenuti che giocano un ruolo fondamentale nei processi di riparazione e rigenerazione cutanea. Quindi si rinietta nella paziente questa parte del suo sangue attraverso piccole punturine su viso, collo, decolté e mani.

E’ possibile ottenere anche un gel piastrinico che, può essere applicato sulla cute senza iniezioni. Molto efficace è il suo utilizzo, ad es. dopo un intervento di laser frazionato.

Dopo un paio di settimane si cominceranno ad apprezzare i risultati. La pelle diventerà più tonica, più elastica, più turgida, più fresca e giovane, uno stato che si può facilmente mantenere nel tempo.
Le sedute si possono ripetere ogni quattro-sei mesi a seconda dei casi. Non ci sono rischi né controindicazioni. Se le punturine vengono eseguite nel periodo estivo, si raccomanda alle pazienti di non esporsi al sole per un paio di giorni. Il trattamento, inoltre, deve avvenire in ambienti sterili, in laboratori o servendosi di particolari kit, in modo che il sangue non venga a contatto con gli ambienti esterni.

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