Corona Virus – Come lavarsi le mani

Come, quanto e quando lavarsi le mani.

Il veicolo frequente delle infezioni – come ampiamente documentato dall’Organizzazione Mondiale sella Sanità – sono spesso le mani, il cui lavaggio va eseguito un po’ meno frettolosamente di come magari siamo abituati a farlo. Ad esempio, non tutti sanno che è meglio evitare il sapone solido, dove si possono insediare allegre colonie di microbi, ed utilizzare invece sapone liquido. D’altra parte  non bisogna esagerare con il sapone antibatterico perché l’uso quotidiano ottiene come unico effetto quello di moltiplicare i batteri resistenti agli effetti degli antisettici. Inoltre il lavaggio efficace della mani richiede almeno 40/60 secondi durante i quali effettuare le semplici operazioni Illustrate in questa locandina

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Lavarsi le mani troppo spesso, fa male. Si, come affermazione è un po’ forte, ma la regola che esagerare è in generale sbagliato, vale anche per l’igiene.

La pulizia è importante sempre e comunque. Sia per quanto riguarda il nostro corpo che l’ambiente che ci circonda. Ci permette infatti di limitare, o meglio evitare, la trasmissione di batteri, virus, acari e altri agenti di cui il nostro organismo farebbe volentieri a meno.

Insieme al viso, le mani sono la parte del corpo più esposta. Quindi hanno a che fare con freddo, caldo, ma anche con l’uso scorretto di detergenti e detersivi …

La causa delle mani screpolate

La causa principale delle screpolature alle mani, che provocano tagli a volte anche dolorosi e spesso lenti a rimarginare, è la disidratazione dello strato superiore della pelle, dovuta a sua volta all’esposizione ad un clima rigido e ventoso. Sotto accusa però sono anche i frequenti e bruschi passaggi del caldo al freddo, la permanenza in ambienti dove l’aria è troppo secca, e l’uso scorretto di saponi.

Pelle Acida? Si, grazie

La pelle è un organo vero e proprio (è il più esteso del corpo umano) e il suo compito è duplice:

1 Proteggere i tessuti dai microrganismi che provengono dall’esterno
2 Impedire la perdita dei fluidi interni senza però bloccare il naturale scambio di calore, di aria e di liquidi. La parte più superficiale della pelle è l’epidermide, che ricopre il derma, sotto il quale un terzo livello, il tessuto sottocutaneo. La pelle, compresa quella delle mani, è normalmente ricoperta da uno strato protettivo, il mantello idrolipidico, che é una pellicola molto sottile formata da acqua, grassi, proteine e sali minerali, che ha anche proprietà antibatteriche e inibisce la proliferazione di funghi della pelle. Ma perché tutto questo avvenga, la pelle deve essere acida, cioé deve avere un PH compreso tra i valori 4.2 e 5.6 circa.

Coccolarle, con le creme

Per idratare: Soprattutto chi ha problemi di pelle secca, e quindi chi ha le mani che tendono a screpolarsi, si dovrebbe far ricorso a creme specifiche. I prodotti idratanti destinati alle mani sono di solito emulsioni non grasse che contengono sostanze come l’urea, il pantenolo, la glicerina, le vitamine E e A, che ammorbidiscono la pelle, la idratano e riducono il senso di fastidio provocato da arrossamenti e screpolature.
Per massaggiare:
Dedicate qualche minuto all’applicazione della crema, perché in questo modo le mani ne trarranno il massimo vantaggio. Massaggiate bene le dita una ad una, partendo dalla base verso l’unghia, sia per stendere in modo uniforme il prodotto, sia per riattivare la circolazione del sangue che il freddo tende ad alterare, con il risultato di privare la pelle delle sostanze nutritive, e di favorire la formazione di fastidiose lacerazioni e desquamazioni.

In caso di Eczema

Le mani arrossate e screpolate sono più esposte agli eczemi, soprattutto se il “proprietario” è allergico alle sostanze che maneggia. Chi sa di essere esposto a questo problema, deve evitare principalmente le fonti di irritazione e poi rivolgersi al dermatologo ai primi segni di eczema. Esistono a tal proposito detergenti adatti e creme con funzione di “barriera”, per preservare le mani dal contatto con sostanze nocive.

Sapone, istruzioni per l’uso

Ogni volta che laviamo le mani con il sapone, la protezione della pelle, cioè il mantello idrolipidico si dissolve. Questo accade soprattutto quando fa si ricorso ad un detergente “aggressivo” che altera il pH naturale della pelle, e ancor di più l’acqua che esce dal rubinetto è particolarmente ricca di calcare, sostanza che contribuisce a seccare l’epidermide. Optate per un sapone con il pH neutro, e usatelo con parsimonia. Se utilizzate un detergente in flacone con erogatore, dosate con cura la quantità di sapone a ogni lavaggio, senza abbondare. Risciacquate bene le mani per togliere ogni residuo di sapone, e fatelo possibilmente con acqua tiepida. Se è troppo calda o troppo fredda può contribuire a seccare l’epidermide. Asciugate le mani con cura, anche tra le dita. Se avete la pelle secca, usate un asciugamano in cotone piuttosto che in spugna. Non sfregatele ed evitate di passarle sotto un getto di aria calda. Mettete infine un velo di crema idratante o protettiva.
Ricordiamoci che, soprattutto in tempi di Corona Virus, è necessario fare molta attenzione alla pulizia personale e a quella delle nostre case ma senza che questo diventi una forte ossessione. L’eccesso di igiene può causare infatti nei casi migliori, forti dermatiti, con pruriti diffusi e disidratazione. A tal proposito è bene puntualizzare che un accurato lavaggio delle mani, permette di eliminare il virus, che è la cosa più importante oggi. Quindi non occorre distruggere il virus, con detergenti antisettici aggressivi, ma eliminarlo dalle mani con un adeguato lavaggio, che possa eliminarlo meccanicamente.

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Quali saponi usare (e non)

In genere, è consigliabile preferire sapone liquido alla tradizionale saponetta in quanto vi si depositano, moltiplicandosi, batteri.
No ai saponi schiumogeni: o almeno limitarne l’uso perché la schiuma ha si un piacevole effetto scenografico ma, d’altra parte contribuisce all’irritazione e disidratazione della pelle.
Non esagerare con il gel disinfettante (come Amuchina Gel): contrariamente a quello che si possa pensare, il famoso gel disinfettante è nato per essere utilizzato quando il sapone convenzionale non è reperibile ma soprattutto quando le mani non sono visibilmente sporche. Altrimenti, si rischia l’effetto opposto. Oppure l’inefficacia di tale azione. Le mani vanno lavate solo dopo che si ritiene queste siano state “sporcate”. Ad ogni modo, compensare gli “errori” fatti durante la giornata, applicando prima di andare a dormire una crema idratante o riparatrice con PH neutro.

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