Irritazioni da mascherina

Le irritazioni da mascherina sono diventate una realtà. Purtroppo, ci ritroviamo a dover fare i conti con situazioni a dir poco inusuali e che ci piaccia o no, la mascherina protettiva è un importante strumento per tutelare noi stessi e chi ci circonda.

Molti di noi sono costretti a indossarla per svariate ore durante la giornata, per lavoro, per uscire a fare una passeggiata o per la semplice spesa quotidiana.

Nonostante sia un presidio medico, la mascherina può avere ripercussioni negative su di noi, o meglio, sulla nostra pelle. Possono infatti sorgere irritazioni, dermatiti e reazioni acneiche. Medici e infermieri lo sanno bene. Le immagini che li ritraggono dopo un’intensa giornata di lavoro mostrano i segni della fatica ma anche delle numerose irritazioni cutanee causate da un utilizzo prolungato di mascherine di protezione.

Mascherine chirurgiche

Questo tipo di mascherina va per la maggiore dato il costo accessibile a tutti e dalla semplicità di produzione. Solitamente sono composte dal famoso TNT (tessuto non tessuto). Un contatto prolungato con tale tessuto può provocare irritazioni al naso guance e la parte posteriore delle orecchie.

Mascherine Fpp1, Fpp2, Fpp3

Questo dispositivo può essere dotato o no di valvole e rappresenta il livello più alto di protezione delle vie respiratorie. Per funzionare correttamente deve aderire il più possibile al viso e sebbene questo sia utile per evitare eventuali contagi, la pelle ne risente può iniziare ad arrossarsi fino a generare irritazioni importanti. L’ambiente quasi ermetico che la mascherina crea, unito alla respirazione, crea una costante umidità che può nuocere in modi diversi a seconda del tipo di pelle. Il materiale di cui sono composte è il più delle volte, poliestere che di certo non aiuta essendo un materiale non naturale.

Pelle secca: potrà sembrare strano ma l’umidità che si crea nelle mascherine può portare la pelle già secca ad acutizzare la secchezza stessa

Pelle grassa: l’umidità può provocare la produzione di un eccesso di sebo che ha conseguenze negative sulla cute

Pelle delicata: questa necessita di maggior attenzione e cura in quanto è più vulnerabili alle lesioni.

In ogni caso il materiale da preferire è il cotone in quanto lascia respirare la pelle in modo non invasivo. Sono riutilizzabili, ma attenti ad applicarvi disinfettanti fai-da-te perché sono nocivi e altamente irritanti. Per evitare problemi, aspettare almeno tre ore prima di reindossarla in modo tale da essere certi che la sostanza alcolica sia completamente evaporata.

COSA FARE

Come spesso accade in caso di problemi alla cute, le creme idratanti vengono in nostro soccorso. Fatene scorta e abituatevi a utilizzarle spesso. Se portate la mascherina per lunghi periodi è necessario spalmarsi una crema poco grassa, su tutto il viso e dietro le orecchia prima di indossarla. Questo aiuterà a rendere più morbida la pelle e a evitare dannosi sfregamenti. Ogni 2 ore ci si deve ricordare di applicarne un po’ e non meno importante, la sera utilizzarne una lenitiva, magari all’aloe vera, calendula o camomilla.

IL TRUCCO

E’ vero. Molte non riescono a fare a meno di truccarsi ogni giorno. Ovviamente non ci sono divieti, ma restrizioni. Sarà necessario infatti prediligere i trucchi leggeri. Non cadete nella tentazione dei trucchi multistrato che impedirebbero alla pelle di respirare. La sudorazione e l’umidità che si crea dentro la mascherina potrebbero fare il resto e in breve tempo creare irritazioni estese e fastidiose.

LE ALLERGIE

Va da sé che chi già soffre di altri disturbi della pelle deve prestare maggiore attenzione. Specie chi ha una pelle facilmente irritabile può essere più propenso a subire reazioni allergiche con i tessuti della mascherina.

In ogni caso è sempre bene prestare la massima attenzione ai primi sintomi. Potrebbe essere necessario usare un antimicrobico per lenire le conseguenze dell’umidità. Oppure una crema antinfiammatoria o talvolta cortisonica, ma in nessun caso si consiglia l’automedicazione. Un maldestro tentativo di cura fai da te potrebbe peggiorare i sintomi e causare danni alla pelle.

Se il problema persiste, è importante rivolgersi al medico dermatologo che saprà fornire una terapia adeguata e personalizzata in base al tipo di pelle e di patologia da trattare.


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